Magie di FRUTTA E VERDURA

una banana può essere un veliero?

un laghetto può essere un laghetto per pesci rossi?

un caspo di insalata può sembrare una foresta?

un pompelmo può assomigliare ad un pianeta?

Tutto è possibile grazie alla FANTASIA!

Per realizzare giocare a Magie di frutta e verdura ti serve il seguente materiale:

  • matite colorate

  • colla

  • forbici

  • cartoncini o ritagli di carta colorata

Sei pronto? ... si gioca

Stampa le immagini di frutta e verdura che vedi qui riportate; se preferisci puoi cercare immagini simili da riviste o giornali. Se utilizzi le nostre immagini segui le indicazioni riportate, trasforma con fantasia la frutta e la verdura utilizzando colori a matita, carta o cartoncino di scarto, che puoi strappare o ritagliare, per arricchire il tuo capolavoro di dettagli.

Trasforma la banana in un vascello dei pirati. Disegna e colora 3 alberi verticali con vele quadrate. Sul vascello rappresenta 5 pirati. Con carta o cartoncino di scarto crea un mare burrascoso... è in arrivo una tempesta di scirocco.



Il vascello fu un tipo di nave da guerra a vela sviluppato dal galeone a partire dal XVII secolo e che divenne la principale nave da battaglia delle marine militari nel primo decennio del XVII secolo. Costruita dapprima in Olanda e poi diffusa e perfezionata in Inghilterra, Francia, Spagna, ecc., fino all’avvento degli scafi di ferro e della propulsione a vapore: attrezzata con tre alberi verticali con vele quadre e bompresso con fiocchi, aveva scafo di legno a doppio fasciame, generalmente con tre ponti, ciascuno dei quali portava una batteria di cannoni (complessivamente fino a 120), giungendo a dislocare, nei tipi più grandi, anche oltre 5000 tonnellate.



Trasforma il cavolfiore in un calesse trainato da un cavallo. Disegna e colora tutti i dettagli del calesse. A piacere rappresenta l'animale da tiro: il cavallo o l'asino. Sul calesse rappresenta ciò che desideri: persone o cose a scelta; devi però rappresentare l'animale domestico che più ti piace.




Il calesse è un veicolo a due ruote per il trasporto di persone, generalmente trainato da un solo animale da tiro, evoluzione in veste lussuosa del barroccio, dal quale deriva. D'uso comune fino alla prima metà del XX secolo, il calesse era il veicolo maggiormente utilizzato per gli spostamenti veloci con limitate quantità di bagagli o materiali. La presenza di due sole ruote comporta il necessario aggancio ai finimenti del cavallo o dell'asino o del Pony, al fine di assicurare la stabilità longitudinale del veicolo. In alcuni casi dotato di copertura retraibile detta "mantice", il calesse era il mezzo preferito da chi voleva percorrere velocemente i lunghi tratti che collegavano i fondi agricoli ad altri fondi viciniori o alle città.



Trasforma la cipolla in un cappello da giullare. Osserva l'immagine riportata qui a fianco, disegna e colora tutti i dettagli del cappello prestando attenzione alle figure geometriche, inclusi i 4 sonagli.





Il termine giullare designa tutti quegli artisti che, tra la fine della tarda antichità e l'avvento dell'età moderna, si guadagnavano da vivere esibendosi davanti ad un pubblico: attori, mimi, musicisti, addestratori di animali, giocolieri, ballerini, acrobati. I giullari erano anche persone che dovevano essere in grado di far divertire la corte e soprattutto il re. Nel Duecento e nel Trecento i giullari, uomini di media cultura (molto spesso chierici vaganti per le corti o per le piazze) che vivevano alla giornata facendo i cantastorie, i buffoni e i giocolieri, divennero il maggior elemento di unione tra la letteratura colta e quella popolare.

Trasforma le foglie di insalata nell'abito di Flora (dal latino Flos, Floris, fiore in italiano) dea della Primavera. Rappresenta, con colori e carta colorata, la fanciulla dal carattere gioioso e ridente con una corona di fiori tra i capelli,.









Flora è la dea romana e italica della fioritura dei cereali e delle altre piante utili all'alimentazione, compresi vigneti e alberi da frutto. Flora è la dea della primavera, dei fiori e della fioritura. Secondo Ovidio, Flora corrisponde alla figura di Clori o Cloride. Un giorno di primavera, mentre la fanciulla passeggia per i campi, Zefiro la vede e se ne innamora perdutamente. Dunque la rapisce e si unisce con lei in matrimonio. Come dimostrazione d’amore, concede a Flora di regnare sui fiori dei giardini e dei campi. Dal canto suo, la dea offre agli uomini una innumerevole varietà di fiori e il miele.


Primavera e Flora, I sec d.C.Flora, affresco della Villa di Arianna, ora a Napoli al Museo Archeologico Nazionale le cui misure sono 39 x 31cm.


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