FACCE PAZZE

Giochiamo con le Emozioni

Per realizzare Facce pazze ti serve il seguente materiale:

  • ritratti stampati su carta (riviste o quotidiani)

  • forbici

  • fogli bianchi

  • scatola

  • pennarelli di colore: giallo, rosso, azzurro, nero e verde

Sei pronto? ... si gioca

Procurati 5 fogli, sui quali devi scrivere in stampatello le 5 emozioni principali: paura con il pennarello nero, gioia con il pennarello giallo, serenità con il pennarello verde, rabbia con il pennarello rosso, tristezza con il pennarello azzurro. Piega i fogli e mettili all'interno di una scatola. Stampa i ritratti d'artista riportati nella pagina, oppure cerca tra riviste o quotidiani ritratti di persone, o se preferisci anche di animali. Taglia con le forbici solo il volto, lascia la capigliatura e le orecchie. Posiziona sotto la pagina stampata un foglio bianco. Pesca dalla scatola l'emozione, scegli il colore di pennarello ad essa corrispondente e disegna le parti del viso cercando di rappresentare l'emozione. Il gioco è più divertente se si usa una clessidra per misurare il tempo e se si gioca in gruppo.

Scegli il ritratto d'artista che più ti piace e trasformalo giocando con le emozioni!

Giuditta I è un dipinto realizzato nel 1901 dal pittore austriaco Gustav Klimt e conservato nell’Österreichische Galerie Belvedere a Vienna.

Ritratto di Dora Maar o Dora Maar seduta è uno dei ritratti di donna realizzato nel 1937 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. È conservato al Musée National Picasso di Parigi.

Il Ritratto di Jeanne Hébuterne è uno dei quadri più famosi di Amedeo Modigliani. E’ stato dipinto nel 1917, attualmente si trova in Giappone e appartiene ad un collezionista privato. Nel quadro è ritratta Jeanne, fidanzata di Modigliani che all’epoca aveva diciannove anni.

La Gioconda, nota anche come “Monna Lisa”, è un dipinto a olio di Leonardo da Vinci, databile al 1503-1514 circa, e conservata nel Museo del Louvre di Parigi. Opera emblematica ed enigmatica, si tratta sicuramente di uno tra i ritratti di donna più celebri del mondo, nonché di una delle opere d’arte più note in assoluto.

Ragazza con l’orecchino di perla o Ragazza col turbante è uno dei più famosi ritratti di donna di Jan Vermeer. Pare che l’artista olandese lo abbia dipinto fra il 1665 ed il 1666, oggi è conservato al Mauritshuis dell’Aia.

La dama con l’ermellino (Ritratto di Cecilia Gallerani) è un dipinto ad olio su tavola realizzato tra il 1488 ed il 1490 dal pittore Leonardo da Vinci. Il dipinto è oggi conservato al Czartoryski Muzeum di Cracovia

Ritratto Marilyn Monroe. È nel 1960 che Warhol intraprende la sua carriera artistica, che rapidamente lo porterà ad essere la personalità di spicco della Pop Art americana. Nello stesso anno comincia la sua produzione di immagini trattate con una nuova tecnica: la serigrafia.

Frida Kahlo, Autoritratto con collana di spine, (Autorretrato con Collar de Espinas), 1940, olio su tela, Austin, Texas, Harry Ransom Center.

Woman with Flowered Hat opera realizzata da Roy Lichtenstein (1923-1997) nel 1963,, Magna on canvas, quando l'artista è impegnato a contrastare i cosiddetti “canoni” artistici che rispondono a ciò che la gente chiamava “High Art”. Accanto alla sua “Low Art” di strisce di fumetti, inizia ad appropriarsi dei grandi capolavori di Cézanne, Mondrian, Picasso rendendoli così parte di una cultura di massa.

Ritratto di Suzanne Fourment, realizzato da Peter Paul Rubens nel 1622, conservato presso la National Gallery, Londra



Bacchino malato di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio tra il 1593 e il 1594, oggi conservato presso la Galleria Borghese di Roma. Il Bacco di Caravaggio, artista eccelso del'600 italiano, venne dipinto quando l’artista lavorava alla bottega del Cavalier d’Arpino (nello stesso periodo, Caravaggio dipinse anche il celebre Fanciullo con canestro di frutta).

Ritratto di Caterina Sagredo Barbarigo as Berenice, realizzato da Rosalba Carriera nel 1741, conservato a Detroit Institute of Arts. Rosalba Carriera nacque a Venezia il 12 gennaio 1673. Figlia di una merlettaia e di un cancelliere ebbe la fortuna di studiare l’inglese e il francese, e imparò persino a suonare il violino. Sin da piccola si avvicinò all'arte del disegno che si fortificò e non fu affatto censurata dalla famiglia. Le fu anzi concesso un precoce apprendistato presso la bottega di un pittore allora noto: un certo Antonio Balestra.


5 COLORI > 5 EMOZIONI

Il Rosso è il colore della passione, dell’amore. In psicologia simboleggia calore, l’alimentazione ed è molto stimolante. Per molti è un colore troppo aggressivo. Simboleggia anche il pericolo, il sangue, il fuoco e la violenza. Il Rosso è il primo colore dell’arcobaleno che i neonati imparano a riconoscere, il primo a cui tutti i popoli hanno dato un nome.

Il Verde simboleggia la natura, ambiente, vita, crescita, fortuna, gioventù, primavera, fertilità ma anche a putrefazione, acido e veleno. L’effetto di stabilità prodotto dal verde rappresenta, da un punto di vista psicologico, i valori saldi che non mutano. La scelta del verde indica inoltre autostima. C’è una variante del verde, il verde acido, che è utilizzata soprattutto nel mondo tecnologico e che spesso trasmette una percezione di “non bontà”.

Il Blu simboleggia la calma, l’acqua, il cielo, l’armonia, la fiducia, la pulizia e la lealtà. Tristezza e depressione. Fissando a lungo questo colore si produce un effetto di quiete, soddisfazione ed armonia. Basti pensare ad un paesaggio col mare calmo. Esattamente come il colore arancione questo colore viene percepito come vibrante ma allo stesso tempo meno “movimentato”. È la caduta delle tensioni, l’appagamento, la capacità di contemplazione. La visione del blu ha di solito un effetto tranquillizzante sul sistema nervoso.

Il Giallo è il più vivace tra i colori. E' gioia, allegria, apertura, sorriso, leggerezza. È il colore dell’espansione e della socialità. Come il rosso, ha un effetto di attivazione fisiologica ma la sua azione è meno stabile e persistente. Stimola lo sblocco delle tensioni, l’ottimismo, il buon umore, la speranza, il libero sfogo. A livello emotivo la capacità di guardare al futuro; il giallo infatti, produce, in chi lo guarda, una sensazione di calore e benessere.

Il Nero è associato a potere, eleganza, magia, mistero e notte. Simboleggia anche lutto e morte (culture occidentali), cattiveria, infelicità, paura; al contrario del Bianco è la totale assenza di luce. E' il più scuro dei colori e rappresenta la negazione del colore stesso. Esprime l’idea di definitivo, di confine con la vita per la sua caratteristica di oscuro in senso assoluto. Il nero rappresenta il “NO”, la negazione, l’opposto del “SI” bianco. E come il bianco è la storia non ancora scritta, l’ampia gamma di possibilità, la pagina ancora intatta, il nero simboleggia la fine, il nulla.







Presso l'Arte Ludoteca della Fabbrica delle ARTI abbiamo oltre cinquanta stampe di ritratti realizzati da artisti dell'arte moderna e contemporane da far rivivere attraverso le emozioni.



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